Riprese televisive del Consiglio Comunale: chi ha paura della trasparenza?

Ovvero, cronaca di una città scippata di uno dei pochi strumenti che ancora le restano per controllare l’attività amministrativa dei propri rappresentanti politici e di un consiglio comunale che manca, oramai da parecchio tempo, di autorevolezza.

Se da un lato si afferma che “esiste un interesse generale alla informazione – indirettamente protetto dall’articolo 21 della Costituzione – e questo interesse implica, in un regime di libera democrazia, pluralità di fonti di informazione, libero accesso alle medesime, assenza di ingiustificati ostacoli legali, anche temporanei, alla circolazione delle notizie e delle idee” (sent. Cort. Cost. 15 giugno 1972, n. 105), cosi come lo stesso Testo unico degli enti locali garantisce espressamente, agli articoli 10 e 38, la pubblicità degli atti e delle sedute consiliari; dall’altro una deliberazione della Corte dei Conti (n.73/2019/PRSP) espressamente scrive che “la grave situazione debitoria complessiva […] impongono di mantenere l’applicazione delle restrizioni previste dall’art.188, comma 1 quater del TUEL, già oggetto della precedente deliberazione n.107/2016/PRSP”.

Siamo convinti che la nota della Corte dei Conti non centri nulla con una spesa che oramai si è consolidata da anni e che riguarda le riprese televisive del Consiglio Comunale, si tratta solo di una questione politica con cui si tenta di nascondere una certa inadeguatezza.

Il servizio televisivo è un importante strumento di democrazia in quanto rappresenta il canale attraverso cui ogni singolo cittadino può esplicare quell’attività di controllo sull’attività amministrativa dei propri rappresentanti, che costituisce la base stessa della democrazia. Che sia effettuato tramite riprese televisive classiche o tramite streaming conta poco, l’importante è conquistare la fiducia dei cittadini attraverso l’impegno quotidiano alla trasparenza e alla motivazione degli atti amministrativi che si producono, facendo in modo che quegli atti si traducano in servizi concreti e visibili, che rendano il nostro territorio più vivibile, dove realmente vale la pena abitarci.

#NonSpegniamoLaDemocrazia #ChiHaPauraDellaTrasparenza

Presentato ordine del giorno durante il C.C. del 17 maggio 2019

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