Non è più il tempo delle scuse…

Oggi mi vengono in mente due famosi modi di dire, uno legato alla gloriosa storia romana ed uno invece alla più nostrana tradizione siciliana. Il primo è quello in cui si parla di una “vittoria di Pirro”, per indicare in modo negativo la vittoria di una battaglia che causa perdite tali da determinarne invece una sconfitta reale; il riferimento è alla vicenda legata alla riorganizzazione delle sedi Inps nel nostro territorio, che vede l’imminente chiusura di quella di Adrano, con l’apertura di un “Punto Inps-potenziato” ad operatività ridotta che ne fa un mero ufficio informativo. Il secondo modo di dire, forse non proprio calzante, che ha il sapore della rinomata saggezza popolare siciliana, è quello che sentenzia che “Cu avi chiu’ sali conza ‘a minestra”, stavolta riferito alla situazione in cui si trovava la sede Inps di Paternò, destinata alla stessa sorte della nostra, ma che eventi o personaggi con più “sale”, hanno fatto in modo che venisse ri-confermata nella propria operatività. Sono sempre più convinto, e questi fatti amaramente me lo confermano, che la politica per una comunità è determinante e se lasciata in mano a degli sprovveduti, o peggio a personaggi che curano solo i propri interessi personali o di cordata, quella comunità che sfortunatamente capitasse un tale sventura si vedrebbe spogliata non solo economicamente, ma anche dei propri diritti, fossero anche diritti fondamentali quali quello all’assistenza pubblica o alla sicurezza sociale. Dobbiamo riappropriarci della politica, del fare politica, quella seria che antepone l’interesse collettivo a quello individuale, che riesce a risollevare una comunità proponendo soluzioni ai problemi e non semplici scuse all’inefficienza o peggio ancora al fatalistico immobilismo del “è un’eredità della vecchia amministrazione, stiamo facendo il possibile”. Non ci sono più scuse, non più giustificazioni, e stavolta non mi riferisco ai nostri pseudo-amministratori, quelli li conosciamo già sappiamo di che mala-pasta sono fatti, mi riferisco alle persone per bene che criticano e parlano della politica come di una “cosa sporca”, non fatta per loro, ma che di loro si occupa e per loro decide, e decide dove vivrai nei prossimi anni;  mi riferisco a coloro che fino ad oggi si sono voltati dall’altra parte pensando che la cosa non li riguardasse, mentre invece ti riguarda direttamente, ti riguarda quando tuo figlio a scuola, se vuole andare in bagno, deve portarsi la carta igienica da casa, ti riguarda quando un tuo diritto lo fanno diventare un favore che ti viene concesso.

Non è più il tempo delle scuse…

Agatino Scardina

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